Progetto InGen
Ahimè tornare indietro nel tempo tutt’oggi non è possibile, ma è possibile ricreare ciò che una volta costituiva il presente…
InGen
Che cos’è il progetto InGen?
•Dall’inizio del 1900 il numero di animali che popolano il Pianeta si è più che dimezzato; secondo il rapporto del 2019 del panel dell’Onu: un numero senza precedenti nella storia dell’umanità.
• perdita del 60% dei vertebrati tra il 1970 e il 2014.
•Un ritmo che fa parlare di “sesta estinzione di massa”, la prima dall’avvento dell’uomo. La domanda sorge spontanea: cosa possiamo fare?
•La de-estinzione, è un processo eseguito tramite tecniche di biotecnologie che permettono di riportare in vita un individuo di una specie estinta.
•La tecnica per far tornare in vita animali estinti consiste nel applicare la tecnica della clonazione con individui di specie scomparsi. A renderla possibile sono state le recentissime, prima fra tutte la Crispr Cas9.
•Si parla di una vera e propria rivoluzione dell’ingegneria genetica da quando gli scienziati sono riusciti a ingegnerizzare queste sequenze per eseguire in modo relativamente semplice operazioni di taglia e cuci sul dna.
•Un esempio di de-estinzione parte il 6 gennaio 2000: lo stambecco dei Pirenei viene dichiarato estinto; quando ritrovarono il corpo senza vita dell’ultima femmina. La società di biotecnologia Advanced Cell Technology Inc. ha annunciato l’8 ottobre 2000 che avrebbe svolto i primi tentativi per clonare lo stambecco dei Pirenei.
•Il 30 luglio 2003, un clone è nato vivo; fu la prima volta in assoluto che un animale estinto venga riportato in vita.
•All’epoca era possibile produrre solo una serie di stambecchi femmina; c’era però la necessità di creare anche dei maschi e questo all’epoca non era possibile.
•Uno studio dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica (Irgb-Cnr) pubblicato su Oncotarget, dimostra che è possibile sostituire un intero cromosoma X, con un altro cromosoma sessuale, abbattendo cosi i limiti dei primi anni del 2000.
•La InGen è stata fondata da un gruppo di studenti di Bassano del Grappa sotto forma di associazione; un organizzazione di ricerca e sviluppo che si occupa del recupero/reintroduzione di specie estinte tramite innovazione biotecnologica.
•La InGenInternational Genetic Technologies. L’obbiettivo è di fondare una start up innovativa con primo partner la Borotto incubatrici e siamo alla ricerca di futuri sponsor e collaboratori.
•Tra i collabboratori ci sono aziende come la Borotto; leader nel settore dell’incubazione artificiale ha fornito al gruppo di ricerca le incubatrici necessarie per le sperimentazioni in laboratorio.L’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle venezie ha sostenuto il progetto con le sue analisi ai campioni raccolti durante la ricerca e in fine il Parco zoologico di Jesolo, il Tropicariumpark, ha dato la possibilità all’organizzazione di lavorare già con specie animali a rischio e non.
•Capacità di sviluppare concretamente le proprie idee: lo stesso presidente Luca Zaia ha definito l’organizzazione “un valido esempio di innovazione, ingegno ed imprenditoria giovanile”.
•Nuove professioni e circostanze come: medici veterinari specializzati in specie de-estinte, biotecnologi e biologi molecolari, ingegneri e operai; qualificati in questo ambito.
•Sviluppare, da una scoperta biotecnologica verde, le altre due forme di biotecnologie; cioè le rosse e le bianche;
• Coinvolgere e mettere al centro il pubblico: primi parchi di recupero e centri di ricerca dedicati alle specie estinte o in pericolo e allo sviluppo di biotecnologie;
•Sensibilizzare: la biodiversità, oltre al valore per se, è importante anche perché è fonte per l’uomo di beni, risorse e servizi che una volta compromessi, difficilmente saranno facilmente ripristinabili.